La Scuola

Scuola dell'Infanzia Paritaria di Como

MATERNA SANT'ANTONIO

PROGETTO EDUCATIVO

PREMESSA

La scuola materna “S. Antonio” sita in Camerlata (Como).coerente con la propria identità e con l’ispirazione cristiana in cui hanno sede le proprie radici, intende svolgere, nei confronti degli alunni un’azione educativa che non si scosta dai principi, dagli ideali e dai valori proposti, testimoniati e diffusi dal Vangelo.

In questa ottica, adotta e applica gli “Orientamenti per la scuola materna” approvati dal Parlamento Italiano nell’anno1991 e tuttora vigenti, integrandoli con l’insegnamento della Religione Cattolica, per i bambini di tutte le famiglie che, chiedendo l’iscrizione, dichiarano di accettare il presente progetto educativo.

  • Le Condizioni di Base
  • Il Progetto Educativo
  • Il Regolamento Interno
  • La Programmazione Annuale

PTOF 2019-2022

PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA

Legge 13 luglio 2015 n. 107. “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”.

Nello specifico, la nostra scuola dell’infanzia FISM è una scuola dotata di una precisa identità: cattolica o di ispirazione cristiana, che mette al centro della sua azione educativa il bambino, facendo propria quella che Papa Benedetto XVI ha chiamato l’attenzione del cuore, ovvero un “prendersi cura” dell’Altro. Una cura, un’attenzione e un rispetto che diventano il principio ispiratore di ogni azione educativa, traducendosi in uno sguardo e in un impegno volti a far fiorire la grandezza e la bellezza che ciascuno porta. Una scuola che, come riportato anche nelle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione (2012): «Affianca al compito “dell’insegnare ad apprendere” quello “dell’insegnare ad essere”»

Il bambino “è posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, spirituali, religiosi”. (“Indicazioni Nazionali per il curricolo” 2012).
Ogni bambino è unico, originale, irripetibile.
Ogni bambino è immagine di Dio, segno della presenza di Dio in mezzo a noi e deve essere valorizzato perché possa realizzarsi, cioè essere sempre più a somiglianza di Dio.
Prendersi cura del bambino significa accogliere, ascoltare, valorizzare le differenze per costruire risposte alle vere “domande educative” del bambino e non dare risposte precostituite “chiedendo” ad ogni bambino di adeguarsi e adeguare le sue domande.
La nostra Scuola dell’infanzia non programma solo un percorso di apprendimento che permette di comprendere e produrre messaggi, conoscere l’ambiente circostante, porre problemi e ipotizzare soluzioni, ma cura le condizioni perché ogni bambino possa sviluppare le sue potenzialità in un clima di fratellanza, favorisce le domande di senso e testimonia un progetto di vita buona alla luce del Vangelo.

La scuola sorge al centro del territorio di pertinenza, in un settore di Como Sud adagiato in parte fra la seconda cerchia di colline moreniche contornanti la città, e in parte sui pendii delle alture stesse. ll bacino di utenza è delimitato topograficamente dalla linea delle F.S. Como Milano verso ovest, dalla Via Canturina a nord e a est, dalla via Acquanera e dalla ex torbiera del Bassone a sud, ad un’altezza media di circa 250 metri sul mare. Confina con altri tre rioni della periferia cittadina: Albate, Camerlata e Rebbio. Completa i confini la contiguità con due Comuni esterni alla fascia cittadina: Senna Comasco e Casnate con Bernate. La zona, sino a pochi anni fa, ha avuto una prevalente vocazione rurale, nonostante la presenza di due settori non coltivabili perché occupati da paludi e torbiere. Il territorio è ancora abbastanza ricco di verde, benché parte di esso sia stato inghiottito, previa bonifica del terreno, dalla costruzione della Casa Circondariale da una struttura pubblica Civile, e da un recentissimo ed esteso centro commerciale. Altre aree verdi sono state edificate a scopo abitativo, il che ha modificato numericamente e qualitativamente pure la composizione socioeconomica dell’ambiente. A livello di strutture e servizi, il territorio comprende due grossi impianti sportivi (uno pubblico e uno privato), un istituto di scuola media superiore, uno dei cimiteri cittadini, il centro di incenerimento rifiuti, un ufficio postale e una banca. Da una decina d’anni è stata chiusa la scuola elementare, sia per il numero ridotto di alunni, sia in attuazione al piano provinciale di razionalizzazione scolastica. Una strada provinciale di grande traffico (la Via Canturina) vale come linea di confine; una comunale quasi altrettanto trafficata attraversa il territorio. I collegamenti con la città e con i quartieri vicini sono assicurati da frequenti autobus di una linea circolare e da quelli che uniscono Como a Cantù, nonché da due linee ferroviarie (F.S. e Ferrovie Nord Milano).

«Le Indicazioni costituiscono il quadro di riferimento per la progettazione curricolare affidata alle scuole. Sono un testo aperto, che la comunità professionale è chiamata ad assumere e a contestualizzare, elaborando specifiche scelte relative a contenuti, metodi, organizzazione e valutazione coerenti con i traguardi formativi previsti dal documento nazionale».
Si parla anche di “curricolo esplicito” e “curricolo implicito”. Nelle Indicazioni per il curricolo si trova una affermazione che aiuta a comprendere questa distinzione, senza che servano ulteriori e spesso inutili discussioni: «Il curricolo della scuola dell’infanzia non coincide con la sola organizzazione delle attività didattiche che si realizzano nella sezione e nelle intersezioni, negli spazi esterni, nei laboratori, negli ambienti di vita comune, ma si esplica in un’equilibrata integrazione di momenti di cura, di relazione, di apprendimento, dove le stesse routine (l’ingresso, il pasto, la cura del corpo, il riposo ecc.) svolgono una funzione di regolazione dei ritmi della giornata e si offrono come ‘base sicura’ per nuove esperienze e nuove sollecitazioni». In parole ancora più semplici, ciò significa che per valutare una scuola si deve esaminare certamente il piano d’azione pensato dalle insegnanti (cioè il POF), ma non si possono ignorare nello stesso tempo altri aspetti assai significativi ai quali ci si riferisce quando, ad esempio, si parla dell’atmosfera e del clima generale che caratterizzano una determinata scuola, del tono affettivo generale che caratterizza lo stile educativo del personale che vi opera, del senso di ordine o disordine che abitualmente si percepisce.

CONSIGLIO DI SCUOLA

In stretta sintonia col Consiglio di Amministrazione – organo responsabile del PTOF, del Progetto Educativo e dell’identità di ispirazione cristiana della scuola – per attuare e dare significato alla partecipazione e alla collaborazione dei genitori nella elaborazione delle attività e nella organizzazione interna della nostra Scuola dell’Infanzia paritaria, in ottemperanza alla vigente legislazione, è istituito il Consiglio di Scuola così composto:
– rappresentanti del personale docente, nella misura di uno per ogni sezione;
– un rappresentante del personale ATA;
– rappresentanti dei genitori, nominati dalla Assemblea Generale dei genitori della Scuola, all’inizio dell’anno scolastico;
– il/la Presidente del Consiglio di Amministrazione della Scuola dell’Infanzia o un Suo delegato;
– la Coordinatrice.
Il Presidente del Consiglio di Scuola è scelto tra la componente genitori.
I genitori componenti del Consiglio di Scuola sono rieleggibili di anno in anno e decadono quando perdono i requisiti di eleggibilità.
Le funzioni del Consiglio di Scuola sono elencate nell’apposito Regolamento allegato a questo Piano Triennale dell’Offerta Formativa.

Con il D.Lgs. 3 agosto 2009 n. 106 – integrativo e modificativo del D.Lgs. 81/2008 – viene confermato il dovere da parte del datore di lavoro di assicurare a ciascun lavoratore la formazione adeguata e sufficiente in materia di sicurezza.
Anche i dirigenti e i preposti devono ricevere un’adeguata e specifica formazione ed un aggiornamento periodico in relazione ai propri compiti.
La formazione (effettuata da persona esperta e, di norma, sul luogo di lavoro) è stata compiuta presso T.S.I.ENGINEERING.

I Genitori sono tenuti a rispettare gli orari di ingresso ed uscita dei BAMBINI
8:30-9:00 ingresso
15:30-15:45 uscita (13.30 uscita intermedia)

Nel caso in cui si prevedano ritardi motivati, è opportuno informare la scuola / l’insegnante con preavviso.
Al fine di garantire un adeguato inserimento dei Bambini è opportuno che la frequenza sia il più possibile regolare, favorendo in questo modo i processi di socializzazione e di apprendimento.
Al momento dell’uscita i bambini verranno affidati solo ai genitori o a persone munite di delega scritta.

In riferimento alla legge 107/2015, si indicano qui di seguito le possibili azioni per un concreto potenziamento dell’offerta formativa della scuola e della sua qualità.

Il collegio Docenti con le Educatrici propone ed il Consiglio di Amministrazione approva il presente PIANO TRIENNALE OFFERTA FORMATIVA (PTOF) per gli anni scolastici 2016-2019 redatto ai sensi della Legge 107/2015 per la Scuola dell’Infanzia Sant’Antonio paritaria con D.M. 488 del 27/02/2001.

ISCRIZIONI

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STORIA

Dall'origine ai giorni nostri.

Anche se la sua vitalità non lo dimostra, è un’istituzione che vanta radici ormai antiche. Basti sapere che la sua origine risale al 1940, tant’è vero che l’edificio appositamente costruito in via S. Bernardino al n° 33   – sul terreno oggi occupato dal cantiere-scuola dell’ESPE – aveva un sotterraneo adibito a “rifugio antiaereo”, (per i frequentanti e per le famiglie del vicinato) misura obbligatoria in quei calamitosi tempi della 2^ guerra mondiale.

L’insegnamento in questo che, allora si chiamava “Asilo infantile”, venne per i primi mesi affidato alle Suore di S. Vincenzo, ben presto sostituite da 3 Ancelle dell’Immacolata di Parma, di cui una dotata del prescritto titolo di studio.

Pochi anni dopo, nel 1944, venne istituita una sezione staccata (per favorire la frequenza dei bambini del nucleo dell’Acquanera) situata nei locali parrocchiali attigui alla cappellina del vecchio convento in Via Belvedere, e affidata a una delle suore di Via S. Bernardino.

Nel 1961, ebbe inizio la costruzione del nuovo edificio su un terreno donato dall’onorevole Terragni, lungo Via Valerio, al quale nel 1972 venne affiancata l’ala che diverrà la Casa delle Suore. Il complesso è servito sin dagli anni 60 anche da un cavalcavia sulla Belvedere, che favorisce il collegamento della zona est della parrocchia col Santuario, e l’accesso delle famiglie alla scuola.

Ma fu nell’anno 1963, a seguito della chiusura dell’edificio di Via S. Bernardino, che i due asili vennero riuniti. La nuova struttura, che assunse la denominazione di “Scuola materna S. Antonio”, comprende 2 luminose aule, una sala mensa, un salone per attività collettive, altri ambienti e servizi, con una cucina dove ogni giorno si confezionano i cibi.

Gli ampi spazi esterni di pertinenza della scuola sono funzionalmente organizzati, in parte a cortile e in parte a verde dove sono distribuite attrezzature ludiche per i bambini.

Ogni cura è posta nel far sì che le attrezzature e gli arredi della scuola rispettino le normative per la sicurezza e consentano all’istituzione di rispondere al meglio ai suoi compiti educativi e didattici; altrettanto dicasi per i materiali, i giochi e i giocattoli utilizzati nelle attività scolastiche.

Nel 2000, subito dopo l’emanazione della legge n° 62, si presentò la richiesta e si ottenne la parità, sancita con decreto n° 488 del 27/02/01 del Ministero dell’Istruzione (MIUR). Di conseguenza, la scuola è entrata a far parte del sistema scolastico integrato nazionale, con la denominazione di “Scuola paritaria dell’Infanzia “S. Antonio”. Ciò comporta la garanzia della completa regolarità, sia per quanto riguarda la sicurezza della struttura, sia per il Piano dell’Offerta Formativa (POF), in cui sono riportati gli aggiornamenti annuali, le finalità e gli obiettivi educativi mutuati da quelli della FISM, il regolamento interno, il progetto educativo e la programmazione didattica annuale.

La frequenza, assai elevata agli inizi, ha accusato una flessione negli anni 80, per riportarsi su livelli di numerosità – ora mediamente oltre i 40 alunni – a partire dal decennio successivo cosicché, previa presentazione della prescritta domanda, nel 2008 l’Ufficio Scolastico Regionale – accertata la disponibilità e l’idoneità dei locali – ha autorizzato il funzionamento di una seconda sezione.

Il funzionamento della Scuola è affidato alla competenza di 2 insegnanti fornite del necessario titolo di studio abilitante, coadiuvate da un’assistente e di una Coordinatrice, tutte religiose della Congregazione delle Figlie di S. Maria di Leuca. Per l’aggiornamento professionale le religiose partecipano periodicamente al Collegio Docenti di zona, organizzato dalla Federazione italiana delle scuole materne. Esse effettuano anche il pre e post-scuola per gli alunni le cui famiglie ne fanno giustificata richiesta.

La gestione amministrativa è seguita da un Presidente con un Consiglio di Amministrazione di 6 persone fra cui anche il Parroco. Insieme alle due rappresentanti delle famiglie, elette ogni anno, gli amministratori costituiscono il Consiglio di Scuola.

In ottemperanza alle condizioni stabilite nel decreto di parità, nel quadro dei rapporti scuola-famiglie, si effettuano periodicamente incontri coi genitori dei quali, due ogni anno, sono finalizzati alle esigenze formative.

La scuola, raggiungibile con la posta elettronica, è attiva per 5 giorni settimanali e si attiene al calendario scolastico nazionale, integrato da quello regionale. La frequenza è gratuita, ma alle famiglie è chiesto un contributo per la mensa, stabilito annualmente dal Consiglio di Amministrazione.

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